Cambia il modo di lavorare, ma anche gli arredamenti per l’ufficio

Negli ultimi 50 anni il modo di lavorare in ufficio è decisamente cambiato e con esso anche gli arredi e la concezione degli spazi. Rispetto a qualche decennio fa, infatti, il modo di vivere l’ufficio ha subito decise variazioni. Questo perché il lavoro stesso si è modificato. Alla base di tali cambiamenti c’è senza dubbio l’introduzione delle nuove tecnologie. Se prima si passavano diverse ore a scrivere manualmente dati e a compilare schede, oggi basta semplicemente registrare vocalmente su un qualsiasi device per avere tutto a portata di click, o di touch. Allo stesso modo non è più necessario avere grossi faldoni in giro e archivi spropositati. Le nuove tecnologie hanno ridotto gli ingombri e aumentato gli spazi.

Il lavoro è in generale diventato più dinamico, scrollandosi di dosso quella tipica staticità degli anni passati. E gli arredamenti per ufficio come sono cambiati? Indubbiamente gli ambienti si sono riappropriati di spazi ampi, luminosi, che diano più respiro a chi lavora. Si è così passati dal piccolo ufficio singolo, o di due/tre persone, ai grandi open space. Mobili con linee più essenziali, che coniugano perfettamente estetica e funzionalità, ma che non occupino più spazio di quanto necessario, lasciando libertà di movimento a chi lavora.

Dai grandi e massicci mobili scuri a mobili in materiale innovativo, antigraffio, ergonomici. Poltrone che si adattano alla seduta, che si sollevano e reclinano, tavoli con altezze regolabili progettati per venire incontro alle diverse esigenze degli utenti. Le postazioni lavoro diventano dei veri microcosmi, dove ogni cosa ha la sua funzionalità adatta al tipo di lavoro che svolge chi la occupa. Buona parte del lavoro oggi si svolge al PC, per questo occorrono arredi che consentano a chi sta seduto di mantenere una seduta comoda e una postura corretta,ma che al contempo permettano anche di muoversi agevolmente e perché no, di regalarsi uno spazio per il relax.