Dopo l’impermeabilizzazione, le fughe

Un modo per garantire la riuscita e la durevolezza di un lavoro è non “distrarsi” nelle fasi finali. Nel caso di una pavimentazione, bisogna dedicarsi ai suoi interstizi.
Sul balcone passiamo spesso delle ore liete. Però questa “sporgenza” da cui possiamo goderci un bel panorama e, d’estate, il fresco è soggetta a deperimento, proprio perché continuamente e inevitabilmente esposta al vento e al cattivo tempo. Pianificare un intervento ragionato e mirato all’impermeabilizzazione balconi significa prima di tutto individuare la natura dei lavori da effettuare. A volte sarà necessario smantellare l’intera superficie con tutto il massetto sottostante (nel caso di una struttura mal progettata, poco curata o semplicemente antica), in altri casi sarà possibile cavarsela con la sovrapposizione di nuove piastrelle, in altri ancora sarà sufficiente stendere una guaina elastica che, una volta asciutta (attenzione, è opportuno scegliere un periodo caldo!), assolverà al compito di proteggere il “prolunga mento” di casa vostra. A ogni modo, non ci si deve dimenticare dei dettagli conclusivi, che contribuiscono fattivamente al compimento dell’operazione e al mantenimento dei suoi risultati.

La stuccatura delle mattonelle
Le fughe in una pavimentazione sono le “righe” che separano e al contempo uniscono, con precisione geometrica (e distanze variabili tra un paio e una ventina di millimetri), le mattonelle. A esse, soprattutto se sono nuove, va dedicata un’attenzione particolare quando si sta per terminare un’impermeabilizzazione, come sottolineano i tecnici dell’azienda edilizia Membrapol. Prima di tutto vanno stuccate, e una malta cementizia è il prodotto più indicato per farlo. Successivamente – non tutti lo sanno – devono essere colorate: dal bianco a varie tonalità di grigio, la scelta non è mai casuale, e dipende sovente dalla stanza adiacente (perlopiù si tratta della cucina). Inoltre, le mattonelle devono pure essere sigillate, al pari ovviamente del battiscopa, dei giunti e dei punti in cui il suolo interseca le ringhiere di ferro.

Quantità da dosare 
A seconda delle dimensioni dell’oggetto da fissare, i prodotti sigillanti vanno dosati con oculatezza, o c’è il pericolo che “intasino” buchi e fessure. Un operaio specializzato in genere sa regolarsi in base a degli schemi predefiniti, ma anche con l’aiuto di piccoli strumenti quali listelli, spatole o cordoncini. Ciò evita anche sbavature o traboccamenti che poi risulterebbero, fra l’altro, antiestetici. Per il resto, quando la superficie sarà asciutta, si potrà finalmente tornare a sfruttarla, magari con un occhio di riguardo in più (anche per quel che concerne la manutenzione) che aiuterà a coservarla integra nel tempo. Sebbene i controlli periodici dello stato di impermeabilità siano comunque consigliati.
Avete mai fatto controllare il vostro balcone?

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