Patente Nautica: quando serve e quando no

Viaggiare in mare è da sempre un desiderio molto condiviso dagli uomini. La libertà che dona la barca è difficilmente riscontrabile in altre attività. Si può viaggiare per lavoro oppure per semplice svago, utilizzando barche a motore od ancora quelle a vela. Prima di intraprendere un viaggio di questo tipo, tuttavia, è bene informarsi adeguatamente sulle regole che bisogna rispettare quando si naviga in mare. Il principale testo normativo che contiene l’insieme delle regole, nel nostro Paese, è rappresentato dal Codice della Navigazione.

Esso è uno dei 5 codici più importanti nel nostro ordinamento giuridico e convoglia tutto un insieme di regole e norme da seguire per assicurare a tutti il massimo della sicurezza. In alcune circostanze è opportuno ed anzi obbligatorio essere muniti di patente nautica. Essa ha lo scopo di verificare ed accertare che chi conduce il natante abbia tutte le conoscenze di base per garantire un certo livello di sicurezza per lui, per i suoi ospiti ed anche per le altre imbarcazioni che si trovino a transitare in prossimità della sua rotta. Il conseguimento della patente nautica è obbligatorio quando si superino alcuni limiti stabiliti dalla legge. Nello specifico essi si differenziano in tre grandi categorie, quelle della potenza del motore, della lunghezza dell’imbarcazione e della distanza dalla costa. Quando si supera uno dei limiti prefissati si esige che chi conduce in natante sia dotato di patente nautica.

Per quanto riguarda la potenza del motore essa non deve superare i 40,8 Hp, oppure nel caso di motore diesel la cilindrata deve essere al di sotto dei 2 mila cc. Se non si superano questi limiti non si necessita della patente, tuttavia le limitazioni non finiscono qui. Infatti se si utilizza uno scafo che supera la lunghezza dei 24 metri, è altresì obbligatorio conseguire la certificazione per la navigazione. Se, quindi, non si vuole fare l’esame obbligatorio è necessario rispettare i limiti. In questo caso si potranno fare tutte le gite che si desidera senza alcun obbligo burocratico, mantenendo sempre e comunque un certo livello di attenzione che assicuri il più possibile la sicurezza in mare.

I paesaggi che si possono apprezzare facendo un viaggio in barca sono difficilmente trovabili in altre circostanze. Si possono scoprire luoghi che non sarebbero visitabili se non via mare e questo assicura la possibilità di passare momenti veramente indimenticabili. Bisogna sempre tenere presente, tuttavia, che esiste anche un limite di distanza dalla costa. Chi non è dotato di patente nautica, infatti, dovrà mantenere la propria imbarcazione sempre all’interno delle sei miglia marine dalla costa.

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