Il mercato e-commerce in Italia: nel 2016 dati in positivo

Il commercio elettronico italiano (e non solo) sta conoscendo un aumento senza fine e che, anche nel 2016, si è confermato su volumi di crescita significativi, a testimonianza di una società che modella le proprie abitudini ed è sempre più a proprio agio con i servizi di rete.

Nel corso del 2016, l’indotto del mercato e-commerce in Italia è stato pari a quasi 20 miliardi di euro, di cui 9 di prodotti e 11 di servizi, con un trend che fa segnare un imponente +18% rispetto al 2015, per quella che è la crescita più sostenuta della storia del commercio digitale italiano.

Il podio resta appannaggio dei tre segmenti di mercato da sempre leader della specialità, ovvero turismo (che assorbe il 44% del totale e cresce del 10% su base annua), elettronica di consumo (15% del totale e +28%) e abbigliamento (+27% e quota di mercato del 10%). Significativo l’apporto dei mercati emergenti (almeno per ciò che riguarda il web), con il comparto food & beverage che registra l’apporto di crescita più imponente: rispetto al 2015, il segmento ha fatto segnare un incredibile +77%. A sospingere il settore alimentare hanno concorso in modo significativo anche gli e-commerce della pasticceria dove scegliere e acquistare dolci a domicilio.

Resta il gap con le potenze UE

Nonostante una crescita continua e impattante e ultradecennale, il mercato elettronico italiano resta arretrato rispetto a quello delle potenze UE, come dimostrano i dati che riguardano Francia, Germania e Regno Unito, mercati sotto diversi profili simili a quello nostrano, dove però l’e-commerce raggiunge penetrazioni tra le due e le quattro volte superiori, a testimoniare una volta in più il gap che l’Italia nutre nei confronti dei Big Spender del Vecchio Continente.

Un bacino d’utenti in crescita

C’è di buono anche che il 2016 ha evidenziato un’evoluzione generazionale del bacino di utenti: nel corso dell’anno, sono stati 19 milioni gli utenti singoli che hanno acquistato almeno una volta tramite piattaforme del digitale, rappresentando oltre il 60% della popolazione, in aumento del 7% rispetto al 2015. Anche qui, però, permane il divario con i leader europei: nel Regno Unito l’85% della popolazione acquista da internet, in Germania l’81% e in Francia il 76%.

Un dato consolatorio e che rincuora uno dei comparti – quello della tradizione culinaria – da sempre motore trainante delle eccellenze del Made in Italy e che dimostra una tendenza positiva sia sotto il profilo dei volumi di vendita e sia per ciò che concerne l’eterogeneità del mercato. Per una volta, una ‘dolce’ notizia.

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